Il volto più bello della città eterna, si scopre poco prima del tramonto, quando la fioca luce dorata avvolge i suoi straordinari monumenti. È il momento migliore per una passeggiata nella Roma imperiale, tra i luoghi simbolo della sua storia.
Partiamo dall’Anfiteatro Flavio, chiamato Colosseo nel Medioevo per la vicina statua del Colosso di Nerone. La sua costruzione fu iniziata nel 72 d.C. dall’imperatore Vespasiano. Nell’80 d.C., fu inaugurato da Tito, che per celebrarne la magnificenza, organizzò cento giorni di giochi e combattimenti; fu ulteriormente modificato e poi completato da Domiziano pochi anni più tardi.
Duemila anni dopo, è ancora il simbolo della grandezza dell’Impero Romano e il monumento più visitato d’Italia. Da qualche mese, pagando un piccolo supplemento sul biglietto d’ingresso, è possibile visitarne su prenotazione, i sotterranei e il secondo anello.
I suoi quattro piani (48,50 metri di altezza) sono costruiti in grandi blocchi squadrati di travertino, nell’area in cui Vespasiano aveva fatto prosciugare lo stagnum neronis, il lago artificiale voluto da Nerone per impreziosire la sua Domus Aurea, costruita su Celio, Esquilino e Palatino, tre, dei sette colli su cui è costruita Roma.
Il monumento simbolo di Roma, è aperto dalle 8,30 a un’ora prima del tramonto.
Costeggiando il Colosseo lungo la via dei Fori Imperiali, sul muro di contenimento della Velia, si osservano quattro mappe dell’espansione dell’Impero Romano, dall’inizio (VIII secolo a.C.), al suo massimo splendore, dopo la conquista di mezza Eurasia (98-117 d.C.).
Più avanti, c’è l’ingresso al Foro Romano, la prima piazza dell’Urbe, centro delle attività politiche in epoca repubblicana. L’ingresso a questo grandioso complesso, esteso tra il colle del Campidoglio e il Quirinale, è gratuito. E’ aperto dalle 9.00 a due ore prima del tramonto.
Continuando in direzione di piazza Venezia, si giunge al Foro di Traiano, annunciato dalla splendida colonna in marmo di Carrara, sulla quale sono incise le scene delle campagne militari per la conquista della Dacia. Qui sorgono anche i Mercati di Traiano, un maestoso complesso di edifici sulle pendici del colle Quirinale.
Era un antico centro commerciale e sede delle attività amministrative legate ai Fori Imperiali. Negli anni Ottanta, dopo decenni di abbandono, è stato restaurato, e oggi ospita il Museo dei Fori Imperiali, dedicato all’architettura degli edifici forensi.
Per vedere il Palatino invece, si parte dal Colosseo e si procede verso il Circo Massimo, attraverso via di San Gregorio. Il luogo mitico della fondazione di Roma, è oggi è un museo all’aperto, visitabile durante il giorno. Facendosi accompagnare da una guida, si scoprono i segreti racchiusi nelle sue antiche rovine.
MUSEO 3D REWIND
Affascinante e istruttivo, è anche il percorso interattivo della ricostruzione storica di Roma nel 310 d.C. Al Museo 3D Rewind, si ammirano il Colosseo, Il Senato romano e il Foro, per imparare la storia della città divertendosi. All’ingresso si è accolti da vestali o matrone che sottopongono il visitatore ad una serie di quiz sull’antica Roma. Rispondendo alle domande, ci si guadagna l’accesso al viaggio nella storia. Si passeggia nel tunnel di Commodo, si sale su un elevatore che riproduce quelli originali del Colosseo, si assiste alla riproduzione del filmato in 3D e si incontra Giulio Cesare. Ci si veste da antichi romani o gladiatori e infine si fa un viaggio sensoriale tra i profumi e gli aromi delle matrone.
All’associazione dei narratori Raccontami una storia, è affidato il compito di descrivere il territorio e la spiritualità dei luoghi, riprendendo l’antica usanza dei cantastorie.
In questo modo, grandi e piccini potranno vivere un’esperienza emozionante tra le meraviglie dell’antica Roma, seguendo la storia da protagonisti, passeggiando tra i siti storici e ascoltando la vita dei personaggi che vi hanno vissuto.
Il Museo 3D Rewind, si trova in via Capo d’Africa 5. Ingresso: adulti 15 €, bambini 8 €.
RIAPERTO AL PUBBLICO IL SEPOLCRO DEGLI SCIPIONI
Tappa finale del viaggio nella Roma antica, è l’area archeologica del Sepolcro degli Scipioni, riaperta al pubblico dal 14 gennaio. Si trova in via Appia Antica, a poca distanza da Porta San Sebastiano e custodiva i resti degli Scipioni, una delle famiglie della gens Cornelia. I più noti esponenti della dinastia, erano Scipione Africano Maggiore, che sconfisse Annibale nella Seconda Guerra Punica, e Scipione Emiliano, che distrusse Cartagine nella Terza Guerra Punica. Molte, anche le figure femminili, tra le quali spicca quella di Cornelia, figlia dell’Africano e madre dei famosi tribuni della plebe Tiberio e Caio Gracco.
L’area è visitabile tutti i sabati, solo su prenotazione, allo 060608, dalle 9.30 alle 12.30. I tour, per un massimo di 12 persone per volta, sono illustrati da un archeologo. Ingresso 8 €.
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