Percorrere Via Appia Antica in bicicletta è un’emozione unica, oltre che un modo diverso e originale per godere delle bellezze della città eterna. Spesso ci si dimentica o si dà per scontata tutta la storia che ci circonda o che abbiamo sotto ai piedi.
Ecco a cosa dobbiamo pensare quando visitiamo i luoghi del passato: sono testimonianze preziosissime della vita di secoli fa. Come nell’antica Pompei, anche su questa strada ritroviamo straordinari siti archeologici ben conservati. La differenza, è che qui si possono ammirare in sella ad una bici.
Su questa strada hanno marciato uomini, soldati, cavalli e merci più di duemila anni fa. Vi si affacciano i simboli della ricchezza e del potere di alcune delle famiglie più importanti dell’antica Roma, dalle ville ai luoghi di sepoltura di nobili, imperatori e Papi. E, secondo la leggenda, proprio qui si sono incontrati San Pietro e Gesù.
Seguiamo questo itinerario di 20 chilometri per pedalare sulle antiche pietre, fra i monumenti del passato, nello splendido parco che circonda la “regina viarum”, la Regina di tutte le strade.
Sulla Via Appia Antica in bicicletta, una pedalata nella storia
Nel 312 a.C., Appio Claudio Cieco, ignaro che diversi millenni più tardi la sua idea sarebbe diventata un modello di turismo culturale e sostenibile, iniziò la costruzione dell’Appia, una strada che collegava Roma e Capua, allo scopo di permettere un rapido trasferimento delle truppe romane inviate a combattere contro i Sanniti.
In un secondo momento il tracciato venne prolungato fino a Brindisi per creare collegamenti diretti con l’Oriente, la Grecia e l’Egitto, diventando la strada più importante del mondo romano, che il poeta Stazio, definì regina viarum.
Oggi è possibile percorrere Via Appia Antica in bicicletta facendo una vera pedalata nella Storia, visitando luoghi e ammirando monumenti antichi, sconosciuti alla maggior parte delle persone che visitano la capitale.
Itinerari in bici Roma: percorso in tre tappe della Via Appia, adatto a tutti
L’itinerario della Via Appia in bicicletta può essere diviso in tre parti per facilitare coloro che hanno poco tempo. Chi, invece, ha un’intera giornata a disposizione può percorrerlo tutto senza fatica, anzi, il consiglio è proprio quello di godersi il tramonto presso l’Acquedotto Claudio. La visione è spettacolare!
Percorrere la Via Appia Antica in bici significa pedalare sotto altissimi pini, con l’aria che odora di resina, immersi nel verde e nell’assoluta quiete del parco che la circonda, dove d’estate si sente solo il canto dei grilli.
Il primo tratto inizia da Piazzale Numa Pompilio, nelle vicinanze delle Terme di Caracalla, e arriva a Casal Rotondo.
È il più ricco di testimonianze archeologiche e si compie quasi interamente su strade a traffico limitato, dove ancora sono evidenti ampie sezioni di basolato, l’originale pavimentazione romana.
La prima tappa, subito dopo la Chiesa del Domine Quo Vadis, si trova all’altezza delle Catacombe di San Callisto, tra le più grandi di Roma, attraversate da una rete di gallerie lunga quasi 20 chilometri, che sono il luogo di sepoltura di diversi martiri.
Qui si trova la Cripta dei Papi, la tomba di ben nove pontefici, detta anche “piccolo Vaticano”.
Dopo circa 800 metri, poco prima del terzo miglio dell’Appia, c’è il luogo in cui affondano le radici della cristianità: le Catacombe di San Sebastiano, tra le più antiche, scavate nel tufo e nella pozzolana.
Quasi di fronte si trovano i resti del complesso residenziale della Villa di Massenzio, una delle aree archeologiche più affascinanti della campagna romana, fatta edificare dall’imperatore Massenzio, che fu lo sfortunato avversario di Costantino nella famosa Battaglia di Ponte Milvio nel 312 d.C.
È qui che inizia il clou della serie di meraviglie romane di questo viaggio nella Storia. Sullo stesso lato della strada, appena dopo una piccola salita, si incontra quello che è considerato il vero simbolo dell’Appia Antica: la straordinaria Tomba di Cecilia Metella, una ricca matrona romana del I secolo a.C., appartenente a una delle famiglie nobili più importanti del tempo e probabilmente nuora del famoso Marco Licinio Crasso.
Data l’importanza del casato, il monumentale mausoleo fu costruito in posizione dominante sull’Appia, in modo da essere visibile anche da una grande distanza.
Nel XIV secolo fu utilizzato come torre del vicino Castrum (castello) di proprietà della famiglia Caetani, tra i cui resti si vede anche ciò che rimane della Chiesa di San Nicola, priva di copertura, ma con la struttura e l’abside che si stagliano verso l’alto.
La prima parte di questo itinerario della Via Appia Antica in bicicletta termina davanti ai resti della Villa dei Quintili, una delle più grandi dimore residenziali della periferia romana, appartenuta ai fratelli Sesto Quintilio Condiano e Sesto Quintilio Valerio Massimo, consoli nel 151 d.C., fatti assassinare dall’imperatore Commodo per aver ordito una congiura contro di lui.
Di Villa Quintili si visitano il ninfeo e le strutture termali, con splendide pavimentazioni con decorazioni musive. Recenti indagini hanno portato alla luce altri edifici annessi alla villa, tra cui il teatro e un circo per le corse dei cavalli.
Tutti questi monumenti fanno parte di un percorso museale, nel quale è inclusa anche la visita al vicino Casale di Santa Maria Nova, recentemente restaurato e adibito a sede di esposizioni, dopo dieci anni di totale abbandono.
Fino al 12 gennaio 2020 ospita la mostra Roma, una selezione di fotografie con molti inediti, dal Secondo dopoguerra a oggi, con soggetti romani del grande fotografo Gianni Berengo Gardin.
2ª tappa itinerario Via Appia Antica in bicicletta: pedalare nel verde del Parco degli Acquedotti
Il secondo tratto dell’itinerario della Via Appia Antica in bicicletta va da Casal Rotondo a Tor Fiscale, tra Cinecittà e la fine del quinto miglio. È una zona di transizione fra l’asse della Via Appia Antica e il Parco degli Acquedotti, una vasta area verde in cui si pedala all’ombra delle arcate dei sei degli 11 antichi acquedotti che rifornivano d’acqua la città.
È probabilmente la parte più rilassante e scenografica dell’itinerario. Questo tratto prevede alcuni passaggi su strade percorse dalle macchine, mentre l’intera area del Parco degli Acquedotti è interdetta al traffico.
Preparate le fotocamere, perché dopo un tratto iniziale in campagna si arriva alle arcate più belle e famose, immortalate anche dal regista Paolo Sorrentino nel film La grande bellezza: l’Acquedotto Claudio, il più imponente del Parco.
Si continua a pedalare verso gli archi dell’Acquedotto Felice, costruito dal Papato in epoca rinascimentale e ancora utilizzato per usi agricoli.
Da qui partono tutte strade bianche su cui si pedala senza fretta respirando a pieni polmoni l’aria della campagna romana. Il paesaggio è dominato dal verde della vegetazione e dal profilo di Frascati, Rocca Priora e dei Castelli Romani sullo sfondo.
Sempre all’interno del parco si percorre la Via Latina, molto più antica dell’Appia, usata già dagli Etruschi per raggiungere la Campania e colonizzarla nell’VIII e VII secolo a.C.
Collegava il territorio di Roma con quello dei primi insediamenti italici nella zona di Albalonga e proseguiva fino al Beneventano.
3ª tappa itinerario Appia Antica in bici
Il tratto finale dell’itinerario, da Tor Fiscale alla Chiesa del Domine Quo Vadis, dove leggenda vuole si siano incontrati San Pietro e Gesù Cristo, permette di raggiungere la Valle della Caffarella, nei pressi delle Mura Aureliane, e scoprire la parte naturalistica più belle del parco.
Questa, infatti, è tra le più grandi aree verdi urbane protette d’Europa: sono stati realizzati importanti lavori di bonifica e riqualificazione, con la creazione di un’area umida, il Laghetto della Caffarella, che ha portato al ripopolamento di diverse specie di uccelli.
L’altro risultato ottenuto dalla tutela di quest’area è stato il ritorno della volpe, splendido animale, divenuto simbolo e mascotte di questo parco, ricco, come tutta la Via Appia di piccoli gioielli archeologici.
Uno di questi si trova lungo il fondovalle, percorso dal fiume Almone, un affluente del Tevere, il fiume sacro dei Romani, dove spicca il Ninfeo di Egeria, una grotta decorata da piante rampicanti, incastonata tra verdi collinette.
Il suo fascino romantico ha ispirato poeti, artisti e letterati fin dal Cinquecento, e nel Settecento è diventata una delle tappe del Gran Tour. Nell’Ottocento ha conquistato anche Goethe e Canova.
Nel 1816 l’area divenne una tenuta dei Torlonia e il casale agricolo della Veccareccia fu usato dai loro fattori. Espropriato a fine anni Novanta, ha continuato a mantenere la sua attività contadina. Oggi, al suo interno, ospita un piccolo caseificio dove si possono acquistare formaggi e ricotta di pecora.
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ITINERARIO VIA APPIA ANTICA IN BICI: consigli utili, con chi andare e quando, indirizzi, distanze
L’itinerario
La distanza totale del percorso proposto in questo articolo è di circa 20 chilometri, suddivisi in tre tappe: la prima è di circa 8,5 chilometri, la seconda di circa 6 chilometri e la terza di 5,5 chilometri, tutti immersi nel verde.
La superficie del percorso cambia nei vari tratti, passando da asfalto a basolato, sterrato e sampietrini, ma nei punti più scomodi ci sono comunque dei sentieri laterali che permettono una pedalata agevole e tranquilla.
Da sapere
Se state pensando di percorrere Via Appia Antica in bicicletta, dovete sapere che gli unici punti di ristoro si trovano tra la Villa di Massenzio e il Complesso di Capo Bove, ma lungo tutto il percorso ci sono diverse fontane d’acqua potabile per rifocillarvi e fare il pieno alla vostra borraccia termica.
A CHI RIVOLGERSI PER QUESTO ITINERARIO IN BICI
Centro Servizi Appia Antica – Ecobike, Via Appia Antica 58/60. Il prezzo del noleggio biciclette classiche è di 16 € per l’intera giornata, e di 30 € al giorno l’e-bike. Il prezzo del tour guidato della Via Appia varia in base al numero dei partecipanti.
Potete noleggiare le bici e seguire il tragitto della Via Appia Antica in completa autonomia. Vi saranno date tutte le informazioni utili per compiere l’intero percorso ad anello, adatto a tutti, adulti, bimbi piccoli e ragazzi; vengono forniti i seggiolini per i bambini più piccoli e il casco per i ragazzi e gli adulti.
Oppure potete scegliere un tour organizzato con guida esperta, che vi seguirà lungo l’intero percorso spiegandovi la storia dei vari monumenti e luoghi di interesse.
Su Booking.com trovate gli hotel vicino a Via Appia Antica, a partire da 56 € a notte, con colazione, tasse di soggiorno e costi inclusi.
Indirizzi, biglietti e orari di visita dei monumenti e siti proposti
Se durante il vostro tour in bici volete visitare i monumenti citati in questo articolo, trovate tutti gli indirizzi qui sotto.
Parco Regionale dell’Appia Antica, tel. 06 5135316. Visite guidate gratuite ogni sabato e domenica fino a Natale.
Chiesa del Domino Quo Vadis, Via Appia Antica 51. Orario: da lunedì a domenica, dalle 8 alle 20; dal 1° di novembre fino a fine marzo, lunedì, mercoledì, venerdì e domenica dalle 8 alle 19, martedì e giovedì dalle 8 alle 20. Ingresso: gratuito.
Catacombe di San Callisto, Via Appia Antica 110. Orario: dalle 9 alle 12 e dalle 14 alle 17, chiuso il mercoledì. Ingresso: 8 €.
Basilica e Catacombe di San Sebastiano, Via Appia Antica 136. Orario: dalle 10 alle 16:30, chiuso la domenica. Ingresso: con visita guidata 8 €.
Circo e Villa di Massenzio, Via Appia Antica 153. Orario: dalle 10 alle 16, chiuso il lunedì. Ingresso: gratuito.
Tomba di Cecilia Metella, Via Appia Antica 161. Orario: dal 1° di ottobre all’ultimo sabato del mese, dalle 9 alle 18:30; dall’ultima domenica di ottobre al 31 dicembre, dalle 9 alle 16:30, chiuso il lunedì. Biglietto d’ingresso: combinato con Villa dei Quintili e valido due giorni 5 €. Ingresso gratuito le prime domeniche del mese da ottobre a marzo.
Villa dei Quintili e Santa Maria Nova, Via Appia Antica 251. Orario: dal 1° di ottobre all’ultimo sabato del mese, dalle 9 alle 18:30; dall’ultima domenica di ottobre al 31 dicembre dalle 9 alle 16:30; chiuso il lunedì. Biglietto d’ingresso: combinato con Tomba di Cecilia Metella e valido due giorni 5 €. Ingresso gratuito le prime domeniche del mese da ottobre a marzo.
Parco degli Acquedotti, Via Lemonia (vicino alla Chiesa di San Policarpo), Via delle Capannelle e Viale Appio Claudio. Orario: sempre aperto. Ingresso: gratuito.
Ninfeo di Egeria, Via della Caffarella. Orario: sempre aperto. Ingresso: gratuito.
Casale della Vaccareccia, Via della Caffarella 40. Orario: sempre aperto. Ingresso: gratuito.
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