Las Ramblas è la strada più famosa di Barcellona e forse di tutta la Spagna: un viale ombreggiato da platani, che si allunga per un chilometro e duecento metri in pieno centro città, da Plaça de Catalunya al Port Vell, il porto antico.
Noto con il nome unico di “Ramblas”, in realtà il viale è formato da cinque strade alberate con nomi differenti. Tra venditori di fiori, edicole, suonatori e artisti di strada, passeggiare per Las Ramblas, è un’esperienza irrinunciabile per chi visita la città.
Il suo nome deriva da raml, in arabo sabbia, in quanto un tempo qui scorreva un piccolo torrente. Il nome, Las Ramblas, è al plurale perché il viale è formato da cinque tratti diversi che dividono il Barrio Gotico a sinistra, dal Raval a destra. Da sempre, quest’arteria in continuo movimento, ha attraversato periodi di gloria e di degrado e ancora oggi alterna ristoranti e alberghi eleganti a negozi dozzinali, in un mix di indiscutibile fascino.
Il primo tratto, uscendo dalla fermata metropolitana di Plaça Catalunya, si chiama Rambla de Canaletes, luogo di ritrovo dei tifosi del Barça per festeggiare le vittorie della squadra. Il nome deriva dalla Font de Canaletes famosa perché chi beve la sua acqua tornerà sicuramente a visitare la città.
Da qui, ci si perde nei vicoli laterali. C’è quello che porta alla chiesa di Santa Ana con un bellissimo chiostro gotico e un lussureggiante giardino: un’oasi di pace nel trambusto delle Ramblas!
Entrati dal portone, si è avvolti da un’atmosfera di tranquillità e pace, l’unico rumore è quello della fontana, a dispetto del traffico della vicina Plaça De Catalunya.
All’altezza di Carrer Santa Ana, dove si trova la chiesa, inizia la Rambla dels Estudis, presa d’assalto dai venditori di canarini e pappagalli. Le Ramblas, sono un vero e proprio teatro a cielo aperto, piene di musicisti e artisti di strada e in questo viale la gente si ferma a guardare i mimi e i giocolieri, rendendo difficile il passaggio.
Al Carrer de la Porta Ferrisa, si trova una delle sedi del governo catalano: Palau Moja. Si può entrare nell’elegante corte per assistere ad una delle mostre gratuite sempre in programma nelle sale al piano terra.
Di fronte, ci sono la Església de Betlem, costruita dai gesuiti nel 1681 e il Palau de la Virreina, dalla facciata roccocò. Ospita sempre mostre di fotografia e arte; nel cortile si ammiarano i Gegants Vells di carnevale, le enormi figure di re Jaume I e sua moglie Violante.
Davanti al palazzo, inizia la Rambla de Sant Josep, conosciuta come Rambla de las Flores, per i coloratissimi chioschi di fiori. È il punto più affollato di tutto il viale, si trova all’altezza del Mercat de la Boqueria, altra nota istituzione di Barcellona: un enorme mercato coperto, dov’è possibile mangiare e acquistare ogni genere alimentare, dalla frutta alla verdura, alla carne al pesce, ai salumi.
Arrivati in Plaça de la Boqueria, abbassate lo sguardo. Proprio sotto ai vostri piedi c’è Pla de l’Os, il coloratissimo mosaico circolare ideato da Jean Mirò con tanto di piastrella autografata. Qui inizia la Ramblas dels Caputxins, dove si trova il Liceu, noto teatro lirico ottocentesco, ricostruito dopo un incendio del 1994.
Dalla parte opposta, si apre invece la Plaça Reial, con i bei portici, le facciate neoclassiche, le palme e i lampioni progettati da Gaudì.
La piazza brulica di bar e ristoranti, che ne fanno un vivace luogo di ritrovo per barcellonesi e turisti. L’ultimo tratto, è la Rambla de Santa Mònica, aperta verso il mare.
Punto di arrivo della Ramblas, è Plaça del Portal de la Pau, dominata dal Monument a Colom (monumento a Cristoforo Colombo), un grandioso obelisco di sessanta metri, costruito per l’Esposizione Universale del 1888.
Tramite un ascensore, si sale sulla terrazza per ammirare la città dall’alto. Lo sguardo abbraccia tutta la Rambla fino a Plaça de Catalunya.