Carnevale di Ivrea: storia, antiche tradizioni e spettacolo

corteo_Carnevale_di_IvreaIl Carnevale di Ivrea ha origini antichissime. Risale al Medioevo ed è la rievocazione storica di un leggendario episodio di ribellione alla tirannia del Barone (storicamente riconosciuto nel marchese di Monferrato), che venne cacciato grazie a Violetta, la figlia di un mugnaio, che si rifiutò di sottostare allo jus primae noctis, ovvero il diritto del padrone di trascorrere con le novelle spose la prima notte di nozze. La giovane donna, opponendosi con coraggio alle attenzioni del feudatario, gli mozzò la testa e la mostrò al popolo riunito sotto al castello, scatenando così la rivolta popolare.

In realtà la sommossa scoppiò probabilmente a causa di un inasprimento della tassa sul macinato, ma ancora oggi, il personaggio di Violetta, è protagonista della rievocazione, insieme al Generale e allo Stato Maggiore Napoleonico che controlla tutta la festa. Gli eventi e le manifestazioni legate al Carnevale di Ivrea sono tanti e tutti suggestivi. Nei tre giorni di Carnevale, lungo le strade della città, si svolge la tradizionale sfilata di carri, dei gruppi folcloristici e delle bande musicali, e ogni anno, la manifestazione si arricchisce di elementi nuovi che rendono l’evento ancor più suggestivo. Ma come da tradizione, il Carnevale di Ivrea trova i suoi momenti più importanti nella sfilata del corteo storico e nella Battaglia delle Arance. Durante il corteo, il momento più significativo è il passaggio della Mugnaia, protagonista assoluta della festa. La partecipazione degli eporediesi è tanta e si palesa negli applausi e nelle grida rivolti alla loro eroina. Il carro della Mugnaia è preceduto dagli Alfieri, con le bandiere degli antichi rioni. Poi il corteo a cavallo del Generale, seguito dagli ufficiali dello Stato Maggiore e dalle Vivandiere che indossano le divise dell’esercito napoleonico. Al corteo partecipano anche i giovani Abbà, che impugnano una sciabola sulla quale è infilzata un’arancia, simbolo della testa mozzata del despota.

A colpi di agrumi per rievocare il passato

Battaglia-delle-arance-allo-Storico-Carnevale-di-IvreaCulmine dell’evento del celebre Carnevale di Ivrea è l’animata Battaglia delle Arance, in cui il popolo, rappresentato dai tiratori di arance a piedi, privi di qualsiasi protezione, combatte contro le armate del feudo, costituite dai lanciatori sui carri trainati dai cavalli, che invece indossano protezioni e maschere che richiamano le antiche armature. In realtà, nel Medioevo venivano usati i fagioli, sostituiti dalle arance a metà ‘800. Oggi gli aranceri a piedi sono 4.000, divisi in nove squadre, che lanciano agrumi agli occupanti dei 54 carri, per un totale di 5.000 partecipanti. A partire dal Giovedì Santo, cittadini e visitatori scendono in strada indossando un cappuccio rosso, noto come Berretto Frigio, in segno di partecipazione alla rivolta e alla lotta per la libertà, come fecero i protagonisti della Rivoluzione Francese. Se non si vuole essere bersaglio del suggestivo, ma certamente doloroso lancio delle arance, conviene indossare il berretto, che serve a segnalare la volontà di non essere colpiti.

Carnevale_IvreaUn altro episodio che contraddistingue il  Carnevale di Ivrea, è la cerimonia di Abbruciamento degli Scarli, che si svolge nelle piazze dei diversi rioni e chiude le celebrazioni del carnevale. Vengono eretti cinque scarli, raggiunti dal Generale, dai soldati e dagli Abbà, che marciano a cavallo per le strade di Ivrea. Un Abbà, dà fuoco agli arbusti alla base dello scarlo. Tradizione vuole che se la fiamma sale velocemente fino alla banderuola posta sulla cima, se ne trae un buon auspicio per la città. Dopo l’incendio dell’ultimo scarlo, si fa il saluto tradizionale con il quale ci si dà appuntamento al prossimo carnevale.

Quest’anno, lo Storico Carnevale di Ivrea, si svolge dall’11 al 28 febbraio. Le Battaglie delle Arance si svolgeranno domenica 26, lunedì 27 e martedì 28, a partire dalle 14 lungo le strade e le piazze del centro città.

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