Allineamenti di Carnac: l’enigma di pietra

Allineamenti_di_Carnac_Bretagna_FranciaLa Francia vanta un gran numero di siti preistorici, ma quello di Carnac è a dir poco straordinario. Esteso nel territorio di dune della Bretagna meridionale, il sito è di dimensioni stupefacenti. È il più grande complesso archeologico al mondo, con oltre 3.000 menhir di granito disseminati su un’area di 40 ettari. Il sito degli Allineamenti di Carnac è stato paragonato a Stonehenge, al Partenone e alle Piramidi, per quanto riguarda l’ambizione architettonica, ma nonostante lo sforzo di archeologi e accademici, ancora oggi, lo scopo di quella che risulta essere una delle più grandi costruzioni del mondo antico, resta un mistero.

L’allineamento principale è formato da oltre 3.000 menhir di granito, eretti in file tra il 3300 a.C. e il 1500 d.C. I blocchi di pietra furono estratti da una cava locale e trasportati per chilometri. I menhir occupano una superficie di 40 ettari, con un’ampiezza di oltre sei chilometri, facendo del sito di Carnac, il più grande monumento preistorico esistente sulla Terra. Gli allineamenti più significativi sono quelli della zona di KermarioKerlescan e Le Menèc. Il sito comprende, fra l’altro, il più grande menhir preistorico attualmente conosciuto, lungo 20 metri e del peso di 300 tonnellate. Le costruzioni di pietra consistono in menhir allineati o disposti in cerchio, che si ergono insieme a menhir isolati, tumuli (tombe individuali) e dolmen (tombe collettive).

 Sono parecchie le informazioni pervenute su Carnac. Si conosce il luogo da cui i costruttori hanno estratto le pietre, si ha qualche idea sul modo in cui le hanno trasportate e anche sulle tecniche che potrebbero aver usato per issarle in piedi, ma nessuno è in grado di rispondere alla domanda più importante riguardo questo sito: perché l’hanno costruito?

sito_archeologico_CarnacLe teorie circa la funzione del monumento sono tante quanto i blocchi di pietra che lo compongono. Alcuni ritengono che gli allineamenti servissero a commemorare valenti guerrieri o capi tribù. Altri pensano che si tratti di un grande orologio astronomico o un calendario celeste. Qualcuno ha avanzato la bizzarra teoria secondo la quale sarebbero stati una sorta di indicatore sismico, usato per prevedere i terremoti. L’opinione più diffusa è che i blocchi siano stati eretti a scopo religioso, forse in base ai solstizi d’inverno e d’estate, e che fossero legate ai sacrifici rituali. Al di là delle teorie, più o meno plausibili, ancora oggi, Carnac, resta uno dei grandi enigmi del mondo antico. Non si sa quasi niente dei popoli che lo hanno costruito.  Non si conosce la loro lingua, i loro costumi, le credenze religiose, e probabilmente non se ne saprà mai nulla. Ma in fondo è proprio questo mistero a rendere Carnac un luogo così affascinante e magico.

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