Caposaldo etrusco contro la colonizzazione greca, l’antica Capua, divenne un centro ricco e influente in epoca romana. Vi risiedeva il maggior campo di addestramento delle reclute, vi si trovavano manifatture di enorme importanza, fabbriche d’armi e scuole di gladiatori di fama internazionale.
Sorgeva sul luogo dell’attuale Santa Maria Capua Vetere ed era considerata una delle più grandi città dell’Italia antica. Fondata dagli Etruschi agli inizi del V secolo a.C., è stata una città osca, sannita e romana, divenendo nel periodo di massimo sviluppo, una delle più grandi del mondo.
Dell’antico splendore della Capua romana, restano alcuni dei principali monumenti, ancora imponenti nonostante l’inesorabile trascorrere del tempo.
Il grandioso anfiteatro è il monumento più importante del sito. Di dimensioni straordinarie, seconde solo a quelle del Colosseo, rappresentava bene la grandezza cittadina. Presenta quattro ordini di arcate che accolgono statue celebrative e sono decorate con busti di divinità. Aveva pianta ellittica (m 170 x 140) e un’altezza di 46 metri. All’interno, le gradinate erano protette da un velarium mobile, che i marinai della flotta manovravano per riparare gli spettatori dal sole e dalle intemperie. Ancora oggi, si percepisce l’imponenza e la maestosità dell’opera.
Interessante, è il Museo dei Gladiatori, dove sono esposti gli elementi decorativi ritrovati nell’anfiteatro romano.
Il Museo archeologico dell’antica Capua invece, ha sede in luogo a dir poco inconsueto per un’istituzione del genere: un ex allevamento di cavalli ristrutturato.
Un’altra testimonianza ben conservata è il mitreo, scoperto nel 1922. È uno dei pochi luoghi di culto del dio orientale Mitra sopravvissuti in Italia. Si tratta di una lunga sala ipogea con i sedili per i fedeli disposti sui lati lunghi, e riccamente decorata con uno splendido ciclo di affreschi raffiguranti il culto della divinità; è il maggior documento iconografico che resti sul tema.
Il duomo o Collegiata di Santa Maria risale al V secolo, ma fu ampliato, modificato, rifatto e stravolto un’infinità di volte, in epoche successive. È un’imponente basilica a cinque navate, delimitata da 51 colonne antiche, ricca di dipinti, arredi e cappelle.
LE MAXI MADRI
Al Museo Campano di Capua, si ammirano le possenti statue in tufo delle Madri del II secolo a.C.: simulacri raffiguranti una donna seduta, avvolta in ampi panneggi sotto cui sono tratteggiati seni rigogliosi, simbolo di prosperità. Reggono tra le braccia un numero variabile, ma sempre cospicuo di infanti. Alcune addirittura dodici!