A 500 anni dalla morte, la straordinaria figura di Donato Bramante, pittore e architetto rinascimentale, in mostra alla Pinacoteca di Brera
Arrivò da Urbino, dove aveva lavorato con Piero della Francesca, Luca Signorelli e Melozzo da Forlì. Una formazione di tutto rispetto quella del Bramante (1444-1514). Giunto a Milano nel 1481, l’architetto e pittore marchigiano inizia fin da subito ad esercitare una grande influenza in città, non solo in architettura, ma anche nelle arti figurative. Ed è proprio su queste ultime che indaga la mostra allestita alla Pinacoteca di Brera. Il percorso espositivo ricostruisce il lungo soggiorno del Bramante in Lombardia e a Milano (almeno dal 1477 al 1499), evidenziando l’impatto che la sua arte ha avuto sulla pittura rinascimentale del tempo, in un contesto ancora legato allo stile tardogotico.
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Di lui si ammira lo studio sui volumi e sulla prospettiva, l’interpretazione plastica della figura, l’utilizzo di vedute di paesaggio molto realistiche. In esposizione, grandi capolavori, fra cui il Cristo alla Colonna e la serie di affreschi illusionistici intitolati Uomini d’arme, con figure monumentali inserite in ambienti architettonici. Nella mostra sono presenti anche molte opere dei protagonisti dell’arte lombarda che si sono confrontati con il lavoro del Bramante, da Bergognone a Foppa, da Bramantino a Zenale. Dipinti che interagiscono con le opere della collezione permanente, secondo il progetto di Corrado Anselmi.
Info utili:
la mostra BRAMANTE. Le arti in Lombardia 1477-1499, è visibile alla Pinacoteca di Brera, in via Brera 28 fino al 22 marzo 2015. Orario: da martedì a domenica, dalle 8:30 alle 19:15; il venerdì dalle 8:30 alle 21:15. Chiuso il lunedì, il 25 dicembre e il 1 gennaio. Ingresso 12 €. Info: 02/92800361.
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