Manchester by the Sea, se la vita è violenta come il vento del Nord
Manchester by the Sea. Il nome di una cittadina in riva al mare, battuta dai gelidi venti del Nord. Un titolo evocativo e particolare, messo così, come inizio di una storia che parla di un luogo in cui tornare, che racchiude in sé qualcosa con cui bisogna fare i conti. Qualcosa che è accaduta e ha a che fare con un passato tormentato, che si ripresenta su ogni volto, pietra e casa della città. O almeno questo è ciò con cui si ritrova a combattere la mente di Lee Chandler (Casy Affleck), chiamato lì alla morte del fratello maggiore Joe (Kyle Chandler), che lo ha nominato tutore del figlio Patrick. Per quanto sia legato a suo nipote, Lee è chiuso, solo, barricato dietro una corazza inaccessibile, perché in passato, in quella cittadina del Massachussetts, ha vissuto una disgrazia terribile che lo ha privato di tutto, della sua stessa vita, che non può più ritrovare, neanche davanti alla dirompente vitalità di un adolescente. Il regista Kennet Lonergan, al suo terzo film dopo Conta su di me e Margaret, affronta il tema dell’elaborazione del lutto in modo molto toccante e personale, scegliendo la faccia severa e sgomenta di Casey Affleck e i ricordi che si accendono nella sua mente, su quelle strade e attraverso quei boschi, per farci compiere un doloroso viaggio nell’inferno del senso di colpa, consapevoli di un destino gelido e distante come la natura che ci circonda. Il film ha ottenuto sei nomination agli Oscar, tra cui una per il miglior attore.
Manchester by the Sea, di Kenneth Lonergan, con Casey Affleck e Michell Williams. Genere: drammatico, durata: 137’. Usa 2016. Uscita in Italia: giovedì 16 febbraio.