La parte antica della città è un vero trionfo del Barocco, un museo a cielo aperto fitto di chiese e palazzi in calcare chiarissimo. È la famosa “pietra di Lecce”, che i maestri locali hanno lavorato in raffinate decorazioni tra Seicento e Settecento.
Un vero spettacolo per gli occhi ad ogni ora del giorno: sotto il sole brilla di riflessi dorati, al tramonto si tinge di rosa, la sera regala scorci fiabeschi.
Cuore del centro, è la bella piazza Sant’Oronzo, dove sorgono il cinquecentesco Palazzo del Seggio, conosciuto come Sedile, la chiesa rinascimentale di San Marco e le rovine dell’anfiteatro romano del II secolo, di cui oggi sono visibili le gradinate della parte inferiore, alcuni ingressi e parte del perimetro esterno. A sorvegliare la piazza, la statua del santo patrono, posta su un’alta colonna.
Addentrandosi nel centro storico, si scoprono splendidi edifici barocchi, come la bellissima Basilica di Santa Croce, una delle massime espressioni del Barocco leccese, con la facciata riccamente decorata dominata da un grande rosone centrale. È la chiesa più bella per l’armonia e la leggerezza delle decorazioni che sembrano un elaborato ricamo su pietra.
L’interno, a tre navate di forme rinascimentali, custodisce splendidi ornamenti architettonici e sontuosi altari, tra cui quello di San Francesco da Paola, decorato con dodici episodi della vita del santo.
Vicino alla chiesa, sorge l’ex Convento dei Celestini, oggi sede della Provincia, con un bel cortile monumentale. Sul lato opposto, spicca la facciata a bugnato di Palazzo Adorno, edificio del XVI secolo, con una splendida corte interna.
Passeggiando per Via Umberto I, tra botteghe di ceramiche, enoteche e caffè, si arriva alla Chiesa Greca e svoltando in via Principi di Savoia, si raggiunge l’arco di Trionfo, conosciuto anche come Porta Napoli. Fu innalzato nel 1548 da Gian Giacomo Acaja, in onore dell’imperatore Carlo V, il cui emblema troneggia al centro del frontone insieme a vari trofei.
Lungo via Palmieri, si incontrano eleganti edifici barocchi, tra cui Palazzo Marrese, col portale decorato da sinuose cariatidi di pietra. Più avanti, spicca la facciata della Cattedrale che si erge nella piazza sovrastata dal campanile. Accanto, passa il corso cittadino (via Vittorio Emanuele e poi via Libertini), sul quale si affacciano altri edifici barocchi, come la sobria chiesa di Santa Irene, con la facciata dalle forme classiche in contrasto con l’interno fastoso e riccamente decorato, e quella di San Giovanni Battista, in prossimità di Porta Rudiae.
Alle spalle della chiesa, si apre il quartiere delle Giravolte, un rione pieno di vicoli e piazzette, come piazzetta Tancredi dove si affaccia il palazzo del Rettorato. Seguendo la via del Palazzo dei Conti di Lecce, si arriva alla chiesa di San Matteo, dalla facciata in stile Barocco romano.
Nelle vicinanze, c’è piazza Vittorio Emanuele, dove si affaccia la chiesa di Santa Chiara, costruita a partire dal 1694, rimasta con la facciata incompiuta. All’interno, il soffitto è una straordinaria creazione in cartapesta. Per scoprire i segreti di quest’arte, che nel Salento ha una tradizione antica, bisogna recarsi al Castello di Carlo V, dov’è allestito il Museo della Cartapesta. Vi si ammirano pezzi antichi e moderni e interessanti filmati che mostrano le tecniche della lavorazione e le più belle creazioni sparse nelle chiese e nei palazzi salentini.