La Penisola sorrentina, è famosa per lo splendido mare e i panorami da cartolina. In un luogo in cui alla bellezza delle spiagge si unisce la delizia delle vedute, rimanere sulla sdraio tutto il tempo sarebbe un peccato! Quindi ecco una guida ad alcuni dei sentieri amati dai trekkers di tutto il mondo, per godere appieno delle meraviglie di questo splendido angolo dalle Campania.
Partendo dal versante occidentale della Penisola sorrentina, c’è quello che collega il piccolo borgo di Nerano al Fiordo di Crapolla, dove si trovano i resti di ville costruite all’epoca dei Romani. La passeggiata dura circa 45 minuti ed è adatta agli sportivi.
Sempre da Nerano, passando per la splendida Marina del Cantone, si può proseguire alla volta di Marina di Recommone e godere della vista mozzafiato sugli Scogli Scruopolo e Isca (con venti minuti di camminata).
Il fiore all’occhiello dei percorsi costieri però, è un suggestivo tracciato passato alla storia come Sentiero degli Dei. Spesso si usa indicare con questo nome due sentieri ben distinti, chiamati Alto (Santa Maria del Castello, Caserma Forestale e Capo Muro) e Basso (Bomerano, Nocella).
Con “sentiero alto” si indica il percorso che da Santa Maria di Castello conduce a Bomerano, punto di partenza del “sentiero basso”. È probabilmente il trekking più faticoso anche a causa dell’elevata escursione altimetrica. Si passa infatti dai 659 metri di Santa Maria di Castello ai 1079 metri s.l.m. di Capo Muro, per tornare poi ai 633 metri s.l.m di Bomerano.
Il “sentiero basso”, che da Bomerano porta a Nocelle, è sicuramente meno faticoso e più suggestivo, in quanto si snoda quasi interamente in discesa. È il tratto che per tradizione, più si adatta a fregiarsi dell’appellativo di “sentiero degli dei”. Può essere preso anche da Vettica Maggiore o da Praiano, da dove però si affrontano scalinate e salite per raggiungere il sentiero vero e proprio. Salendo da Praiano, è possibile visitare anche il bel Convento di San Domenico.
Dal piccolo borgo di Nocelle, si può proseguire e raggiungere Positano, dopo circa mezz’ora di cammino.
La bellezza di questi sentieri incanta chiunque li percorra. Italo Calvino, perdutamente innamorato di questo versante dei Monti Lattari, descriveva le due escursioni come “la strada sospesa sul magico golfo delle sirene, solcata ancora oggi dalla memoria e dal mito”.