Nelle sue Passeggiate romane, lo scrittore Stendhal, inserì Palazzo Doria Pamphilj tra le cose che un visitatore straniero avrebbe dovuto assolutamente vedere.
Sempre nel Settecento, il pittore inglese Joshua Reynolds, disse che uno dei quadri che vi sono conservati, il Ritratto di Papa Innocenzo X, di Diego Velázquez, era il più bel dipinto che si potesse vedere nella Città Eterna.
Quello stesso quadro, ossessionò per decenni il più grande artista inglese del Novecento, Francis Bacon.
A Giovan Battista Pamphilj, il papa della famiglia, è dedicata una stanza in cui è esposto il capolavoro di Velázquez, insieme al Ritratto di Innocenzo X realizzato in marmo, verso la metà del Seicento da Gian Lorenzo Bernini.
La collezione della Galleria Doria Pamphilj, comprende oltre 400 opere, tra pitture, arredi e statue, molte delle quali famose in tutto il mondo.
Tra le più antiche, spiccano una straordinaria Annunciazione dipinta da Filippo Lippi tra il 1445 e il 1450 e una tela giovanile di Tiziano che raffigura Salomè con la testa del Battista.
Imperdibili fra le opere del Seicento, due tele del Caravaggio, la Maddalena penitente e il Riposo durante la fuga in Egitto, entrambe dipinte nel 1594-95, e due composizioni di Annibale Carracci: Susanna e i vecchioni e il Paesaggio con la fuga in Egitto, l’opera che influenzò intere generazioni di paesaggisti italiani e stranieri secenteschi, da Nicolas Poussin a Claude Lorrain a Gaspar Dughet.
La maggior parte delle collezioni si trova nelle sale di rappresentanza, mentre al primo piano del Palazzo Doria Pamphilj, le cui parti più antiche risalgono al 1435, è ospitata la Galleria della famiglia Pamphilj.
Info utili:
Galleria Doria Pamphilj si trova in via del Corso 305, ed è visitabile tutti i giorni dalle 10:00 alle 17:00.
Biglietto: 10,50 €; ridotto (anziani, studenti e gruppi) 7,50 €.
Chiusura: domenica di Pasqua, 1° maggio, 25 dicembre, 1° gennaio.