A VILLA VALMARANA AI NANI PER AMMIRARE I TIEPOLO
Nei saloni della splendida villa Valmarana ai Nani, si ammira l’opera dei due grandi pittori veneziani, padre e figlio, che hanno espresso la propria arte con superbi affreschi a tutta parete che creano uno straordinario effetto 3 D.
L’elegante dimora settecentesca, si trova ad un paio di chilometri dal centro storico di Vicenza ed è immersa in uno splendido giardino all’italiana che le dona un’atmosfera di grande tranquillità.
Ad accogliere il visitatore, i simpatici personaggi che hanno dato il nome alla villa: una fila di diciassette nani di pietra, che sorvegliano la proprietà dall’alto del muro di cinta. Insieme alle tre grandi statue che sormontano il tetto della dimora, creano una cornice molto suggestiva.
Ma i veri protagonisti di Villa Vamarana sono due giganti della pittura: Giambattista e Giandomenico Tiepolo, autori dello straordinario ciclo di affreschi che fanno di questa residenza, un vero scrigno d’arte.
Chiamati dal proprietario Giustino Valmanara nel 1757, i due artisti lavorarono agli affreschi della villa per quattro mesi: Giambattista, si occupò delle cinque stanze al primo piano, Giandomenico, allora trentenne, di quelle della Foresteria. Ognuno con il proprio stile: nobile e solenne quello del padre, naturale e realistico quello del figlio. L’edificio principale, risalente alla seconda metà del Seicento, fu acquistato da Giustino nel 1720. I lavori di ampliamento furono affidati all’architetto Francesco Muttoni, che realizzò anche la Foresteria, dedicata agli ospiti della nobile famiglia, e la Scuderia per ricoverare i cavalli.
Il proprietario, amante dell’arte e della letteratura, voleva che gli interni della sua residenza fossero spettacolari, e per decorarli si rivolse ai Tiepolo, i famosi maestri veneziani, che interpellò senza badare a spese. Oggi, nelle stanze dell’antica dimora, si fa un viaggio nella pittura di questi due grandi artisti, a cominciare dagli episodi epici e mitologici, di Giambattista.
Sacrificio di Ifigenia. L’uso magistrale che Giambattista Tiepolo fece della prospettiva, dona all’opera un incredibile effetto tridimensionale. La nuvola sulla quale arriva la cerva che salverà Ifigenia dal sacrificio, sembra sospesa nell’aria; la mano di uno dei presenti sembra uscire dal dipinto. Tra le candide colonne, si svolge una scena straordinaria: si vede Agamennone, affranto dal dolore, coprirsi il volto con il mantello per non assistere al supplizio della figlia, che ormai rassegnata, attende che si compia il suo destino. Intorno, la folla incredula che alza gli occhi al cielo. L’espressione dei soggetti e i colori usati, ne fanno probabilmente l’ambiente più sorprendente di Villa Valmanara.
Giustino Valmarana, volle che i dipinti delle sale al primo piano, fossero ispirati ai capolavori dell’epoca: oltre alla sala di Ifigenia, ci sono quella dell’Iliade, dell’Odissea, dell’Eneide e della Gerusalemme Liberata. Sono decorate fino ai soffitti, e gli episodi narrati appaiono così realistici che i personaggi sembrano prendere vita. Davanti ai protagonisti di questi grandi classici, Achille, Enea, Orlando e Didone, e alle scene più significative delle opere, come l’Amore tra Angelica e Medoro e l’Addio di Rinaldo ad Armida, si ha l’impressione di osservare una rappresentazione teatrale, più che un dipinto.
Ad enfatizzarne la bellezza, i fregi e le cornici realizzati da Gerolamo Mengozzi Colonna.
LA FORESTERIA
I decori della Foresteria, sono di Giandomenico Tiepolo, il cui stile è decisamente più realistico di quello del padre. Non più temi epici e mitologici, ma scene di vita quotidiana, in cui Tiepolo figlio, sceglie di rappresentare la realtà dei contadini veneti e dei signorotti borghesi. Cambiano anche i colori, più vividi e intensi. E il protagonista dei dipinti è il paesaggio, nel quale i personaggi vengono immortalati in atteggiamenti naturali.
Nella sala dei Contadini, si vede la scena di una famiglia che pranza con un’enorme polenta su una tovaglia bianca, o quella dei contadini che fanno una siesta sotto gli alberi, con gli uomini che chiacchierano e la donna che regge un fuso.
Poi la vecchia con il cesto delle uova e le donne che si recano al mercato.
Scene di vita campestre, anche sulle pareti della sala delle Passeggiate, dove c’è un’opera in cui si ritrova il gusto per la teatralità, tanto caro al padre Giambattista. È l’affresco intitolato Gli Amanti, dove i protagonisti sembrano due attori.
Nella sala delle Cineserie, Giandomenico Tiepolo ha realizzato dipinti in stile orientale che evocano l’Impero celeste. Di grande suggestione, l’immagine del pino marittimo, con i rami che sembrano allungarsi nella stanza.
Le ultime sale, sono dedicate al Carnevale di Venezia e agli dei dell’Olimpo. Qui c’è anche il tocco di Giambattista, che ha dipinto un imperturbabile Giove, disteso su una nuvola con tre saette in mano e un’aquila ai suoi piedi.
Usciti dalla villa, dopo una visita al bel giardino che la circonda, vale la pena ammirare il panorama che si apre sulla Valletta del Silenzio, una rigogliosa distesa di pini e alberi da frutto che circonda la splendida dimora.
INFO UTILI:
Villa Valmanara ai Nani, Stradella dei Nani 8, è visitabile dal 10 marzo al 4 novembre, da martedì a domenica, dalle 10:00 alle 12,30 e dalle 15:00 alle 18:00. Ingresso 9,00 € con sconti per studenti e gruppi.